L' associazione Casacattaneo Incontri

vuole RISTRUTTURARE E VALORIZZARE CASA CATTANEO A LUGAGGIA-CAPRIASCA CREANDO SPAZI DI LAVORO DA AFFITTARE E SPAZI PUBBLICI PER ATTIVITÀ CULTURALI

Casa Cattaneo è un edificio borghese della fine Ottocento. Si contraddistingue per la dimensione, l'eleganza, le linee sobrie e nobili, il bel giardino e la sua dépendance dalle altre costruzioni del nucleo.

L'edificio è iscritto come bene culturale all'art. 43 del piano regolatore di Lugaggia.

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Contributi dei media

Corriere del Ticino, 1 aprile 2019, p. 11

Lugaggia Ecco la proposta per salvare Casa Cattaneo
Fra gli immobili di proprietà del Comune di Capriasca figura a Lugaggia casa Cattaneo, un edificio borghese di fine ‘800 che sovrasta il nucleo. Edificio di cui in passato il Comune ha ventilato la vendita e per la cui conservazione e valorizzazione nel 2014 è stata fondata l’Associazione Casacattaneo incontri, che ha allestito un progetto di ristrutturazione integrale dell’edificio per 1,5 milioni di franchi. Per l’immobile ora si è mossa anche la politica. Alcuni consiglieri comunali (il primo firmatario è Zeno Casella) tramite una mozione chiedono all’Esecutivo di ristrutturare la casa secondo il progetto esistente (facendo ricorso a fondi propri e di terzi) e di destinare gli spazi a manifestazioni culturali e aggregative, al quartiere di Sureggio-Lugaggia, alle associazioni e agli artisti presenti sul territorio comunale, e all’installazione di uffici per piccole e microimprese. «Se da un lato si cerca di rispondere alla necessità di disporre di spazi aggregativi e culturali aperti alla cittadinanza - si legge nel testo - dall’altro si vuole altresì offrire la possibilità a piccoli artigiani, start-up o a piccole imprese di impiantare la propria attività in Capriasca, creando posti di lavoro lontani dal caos cittadino ma al contempo in prossimità di tutti i servizi necessari ad un’attività professionale». Per i mozionanti, infine, l’Esecutivo dovrebbe anche studiare la possibilità di creare una fondazione che si occupi della gestione dell’edificio, «che deve restare di proprietà pubblica», e dei suoi contenuti.